Guida alle opportunità Comunitarie per le P.M.I.

Le Agevolazioni


Sommario:

1. Il programma comunitario JOP;

2. Gli altri interventi diretti dell'U.E. nei confronti delle PMI e delle imprese artigiane;

3. La legge 488/92;

4. La legge 341/95;

5. La legge "Sabatini".



1. Il programma comunitario JOP

Obiettivo del programma comunitario JOP (Joint Venture Programme) è quello di favorire la creazione di joint venture tra aziende europee e imprese partner dell'Europa centro-orientale e della CSI (Comunità Stati Indipendenti). Gli stati interessati dal programma comunitario sono, infatti, l'Albania, la Bulgaria, l'Estonia, l'Ungheria, la Lettonia, la Lituania, la Polonia, la Repubblica ceca, la Romania, la Slovacchia, la Slovenia e la Federazione russa.

Beneficiari sono le piccole e medie imprese operanti nei settori produttivi, inclusi i servizi, ma ad esclusione di quelli finanziari.

Gli interventi possibili sono di quattro tipi, tre dei quali (facility 2, 3 e 4) interessano direttamente le aziende. La prima agevolazione è destinata soprattutto ad associazioni di categoria e Camere di Commercio: sono previsti contributi per organizzare manifestazioni che facilitino gli incontri tra potenziali partner dell'Ovest e dell'Est, oltre che per spiegare le opportunità offerte da Jop.

Le agevolazioni rivolte alle aziende possono essere così schematizzate.

JOP

Fase preliminare

(facility 2)

Cofinanziamento (facility 3)

Assistenza tecnica (facility 4)

Obiettivo Coprire parte dei costi degli studi di fattibilità di una joint venture Finanziare una joint venture Formazione del personale e trasferimento di know how
Tipo di

contributo Ue

Prestito a tasso zero convertibile in contributo a fondo perduto. Rimborsato il 100% nel caso in cui la joint venture viene creata, il 50% nel caso contrario. Partecipazione al capitale; prestito partecipativo e garanzia sul finanziamento dell'intermediario finanziario. Contributo a fondo perduto.
Quota max

dell'intervento comunitario

Prefattibilità: 20.000 ecu Fattibilità: 150.000 ecu.

2 milioni di ecu

250.000 ecu

Dove informarsi:

Indirizzo

Responsabile

Telefono

Fax

Banca Commeciale Italiana

Piazza della Scala, 6

Milano

G.P. Inuggi

S. Pillon

02/88.50.23.11

02/88.50.35.18

02/88.50.31.93

02/88.50.27.74

Banca Nazionale del Lavoro

Via Lombardia, 33

Roma

Giorgio Bialetti

Attilio Garlaschi

Carlo Ferretti

06/47.02.61.20

06/47.02.63.20

06/47.02.65.62

06/47.02.67.17
CARIPLO

Via Monte di Pietà, 8

Milano

G. Mazzamuto

Antonella Parini

02/88.66.27.04

02/88.66.24.98

02/88.66.20.04

02/88.66.20.04

Istituto Mobiliare Italiano

Viale dell'Arte, 25

Roma

F. Mastronardi

Dott. Bissi

06/59.59.34.93

06/59.59.34.61

06/59.59.36.40

06/59.59.36.40

Fonte: Il Sole 24 Ore



2. Altri interventi diretti dell'U.E. nei confronti delle PMI e delle imprese artigiane.

La Commissione CEE utilizza il suo diritto di iniziativa proponendo numerose "iniziative comunitarie" rivolte in particolare alle PMI ed alle quali queste possono accedere tramite le autorità competenti a livello regionale o nazionale incaricate della raccolta e della selezione di progetti che rientrino negli orientamenti generali di programmi operativi.

Per completare il quadro degli interventi diretti dell'U.E. nei confronti delle PMI e delle imprese artigiane, si descriveranno, seppur brevemente, gli interventi previsti a valere sui fondi strutturali e quelli afferenti i programmi quadro.

E' da evidenziare che l'accesso a tutti questi interventi avviene con la partecipazione ad appositi bandi indetti annualmente dall'U.E. e pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale della Comunità Europea.

Programma pilota Commercio 2000: questo programma mira a favorire la promozione di relazioni di cooperazione tra le PMI attraverso la messa in atto di metodi moderni di gestione e di nuove tecnologie. Il bando di gara pubblicato alla fine del 1993 ha permesso di selezionare nel 1994 52 progetti di studio di fattibilità e 6 progetti pilota, i cui risultati dovrebbero essere resi noti nel corso del 1996.

Nell'ambito del 4° programma quadro di ricerca e sviluppo tecnologico maggiore impegno è stato profuso per agevolare la partecipazione delle PMI ai programmi comunitari di ricerca.

Per quanto riguarda il programma Brite-Euram (Tecnologie industriali e dei materiali), la Commissione CEE ha lanciato due schemi specifici per le PMI, i premi di fattibilità e CRAFT allo scopo di aumentare la partecipazione quantitativa e qualitativa delle PMI al programma quadro.

I premi di fattibilità cercano di incentivare tutte quelle PMI che, dotate di capacità di Ricerca e Sviluppo Tecnologico (RST), intendono prepararsi ad assumere un ruolo di primo piano o di guida in un grande progetto con più partecipanti. I destinatari di questa iniziativa rappresentano per lo più l'estremità high-tech della popolazione delle PMI e, comunque, seppure in scala, soffrono ancora di svantaggi in confronto con le grandi società. Il 4° programma quadro di ricerca persegue il fine di diminuire il gap esistente, in termini di RST, tra PMI e grande impresa.

Il programma CRAFT, invece, è rivolto alle PMI con mezzi scarsi o nulli di RST permettendo loro di affidare a organizzazioni esterne, dotate di adeguati mezzi di RST, lo svolgimento del lavoro per loro conto. Molti dei progetti avviati di "ricerca cooperativa" affrontano problemi che hanno a che fare con la modernizzazione della produzione e dei processi tramite l'adattamento di tecnologie esistenti.

Nell'ambito dell'attività di ricerca sulle tecnologie dell'informazione e telecomunicazioni il nuovo programma ESPRIT, che copre il periodo 1994/1998, ha una parte essenziale nei confronti delle PMI che intendono effettuare un progetto di RST nelle tecnologie dell'informazione o avere accesso a risultati di avanguardia della tecnologia. Oltre all'aiuto finanziario apportato, le PMI partecipano a consorzi che riuniscono le rispettive richieste sul piano delle dimensioni e delle competenze necessarie, beneficiando di un rigoroso sistema di valutazione e pilotaggio dei progetti che assicurano loro la validità dei lavori effettuati. Il programma copre i settori della micro-elettronica, del trattamento avanzato dell'informazione, del calcolo e reti ad alte prestazioni, dei sistemi avanzati di informazione per l'impresa e iniziativa per i sistemi aperti di micro-processori, della produzione integrata assistita mediante elaboratore e, infine, della ricerca di base.

Il programma VALUE mira a promuovere la diffusione e l'utilizzo efficace dei risultati della ricerca nel campo della scienza e della tecnologia al fine di contribuire al rafforzamento della competitività dell'industria europea con particolare riferimento alle PMI.

Il programma THERMIE, tenendo conto dell'importanza e del ruolo delle PMI nello sviluppo economico dell'Unione europea, costituisce il programma di riferimento per la politica energetica.

Per il periodo 1995-1998, il programma THERMIE, dotato di oltre 500 milioni di ECU, è diviso in due capitoli principali:

  1. il sostegno finanziario ai progetti che realizzano tecnologie energetiche innovatrici;
  1. il sostegno finanziario ad una serie di attività complementari, come:

L'obiettivo è di incoraggiare e facilitare la partecipazione delle PMI a progetti tecnologici mediante:

Nel campo della formazione professionale, oltre agli importanti mezzi destinati, grazie al Fondo sociale europeo, all'inserimento professionale di persone che incontrano difficoltà sul mercato del lavoro, la Commissione, allo scopo di tenere sotto controllo il processo di cambiamento economico, tecnologico, sociale e culturale, ha messo in atto il programma LEONARDO che apre la via della nuova generazione di programmi di formazione professionale per il periodo 1995-1999.

Il programma LEONARDO, dotato di 620 milioni di ECU, mira a promuovere la qualità della formazione professionale e la capacità d'innovazione in questo settore attraverso due priorità:

l'acquisizione delle qualifiche e delle competenze occorrenti per l'adattamento ai cambiamenti industriali, l'evoluzione dei sistemi di produzione e diffusione delle nuove tecnologie, in particolare nelle PMI e nei settori industriali tradizionali;

lo sviluppo della formazione del management d'impresa al trasferimento delle innovazioni tecnologiche e della formazione dei dirigenti responsabili delle PMI.

Tutti i campi della formazione professionale sono interessati: formazione iniziale e transizione verso la vita attiva, formazione continua, cooperazione università-impresa in particolare con le PMI con l'obiettivo di sostenere il trasferimento delle innovazioni tecnologiche. Tramite la nozione di continuum, LEONARDO porta avanti l'obiettivo della cooperazione trasversale tra i settori che corrisponde all'obiettivo politico di sviluppo della formazione lungo tutto l'arco della vita.

Tutti i protagonisti della formazione professionale sono interessati dalle misure: autorità pubbliche, imprese, parti sociali a livello nazionale e a livello comunitario, organismi di formazione pubblici e privati, università.




3. La legge 488/92

La legge n.488/92, modificativa della legge 64/86 e recante norme per l'agevolazione delle attività produttive, costituisce la normativa nazionale da utilizzare per il cofinanziamento delle misure di aiuto dell'Unione Europea previste nel Quadro Comunitario di Sostegno '94-99 e dal relativo Programma Operativo industria e servizi per le aree Obiettivo 1, nonché nei documenti unici di programmazione per le aree dell'Obiettivo 2 ('94-96) e dell'Obiettivo 5b ('94-99).

Con questa legge sono state poste le basi per una nuova disciplina degli interventi agevolati nelle aree depresse del territorio nazionale, in sostituzione della legge 64/86 per il Mezzogiorno, venuta a cessare dal 15 aprile 93 per effetto del dlgs n.96 del 3 aprile 93. Il passaggio dall'intervento straordinario a quello ordinario ha portato all'estensione degli aiuti anche alle zone svantaggiate del Centro-Nord, individuate di concerto con l'UE e classificate in aree a declino industriale e in aree rurali.

Le imprese, comprese quelle "grandi", che possono accedere alle agevolazioni, nei limiti delle risorse annualmente disponibili, sono quelle operanti nel settore delle attività estrattive e manifatturiere nonché le imprese fornitrici di servizi, ubicate nelle aree degli Obiettivi 1, 2 e 5b; l'accesso alle agevolazioni è consentito alle imprese utilmente collocate in una apposita graduatoria regionale.

Il programma delle iniziative ammissibili, comprese quelle attuate mediante locazione finanziaria, può riguardare:

Le spese ammissibili, diverse a seconda che l'impresa richiedente il contributo sia manifatturiera o fornitrice di servizi, sono considerate al netto dell'IVA e riguardano investimenti che spaziano dall'acquisto degli impianti e macchinari fino ai programmi informatici connessi alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa.

In conformità alle vigenti normative dell'Unione europea, le agevolazioni massime consentite sono espresse in Equivalente Sovvenzione Netta (ESN) e/o Equivalente Sovvenzione Lorda (ESL), secondo le intensità stabilite dalla decisione della Commissione Europea.

Le risorse disponibili sono annualmente ripartite dal CIPE tra le Regioni interessate.

Territori

Soggetti beneficiari

Max agevolazione consentita (ESN+ESL)

ESN ESL

Province di: Benevento, Potenza, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Trapani, Nuoro, Oristano.

PMI

GI

50%

50%

15%

----

Province di: Avellino, Caserta, Napoli, Salerno, Matera, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa, Cagliari, Sassari.

PMI

GI

40%

40%

15%

----

Il termine per la presentazione della domanda di agevolazione, da consegnarsi ad una delle banche concessionarie convenzionate con il Ministero dell'Industria, è fissato al 31 dicembre di ogni anno; in sede di prima applicazione il predetto termine è stato fissato per il 3 maggio 1996.

Le banche concessionarie effettuano la valutazione del progetto provvedendo ad accertare la completezza e la pertinenza della prescritta documentazione nonché la validità economico-finanziaria dell'iniziativa e la sua redditività soffermandosi, in modo particolare, su tutte le componenti degli indicatori di progetto, essenziali per la formazione della graduatoria.

Gli indicatori di progetto, ricavati da dati di progetto e da dichiarazioni dell'impresa, sono tre:

Ad ogni domanda presentata (per la quale l'istruttoria bancaria si sia conclusa con esito positivo) viene attribuito il punteggio ottenuto sommando tra di loro i valori degli indicatori "normalizzati". Il risultato di questa somma rappresenta il punteggio attribuito alla singola domanda.

Le graduatorie, regionali o di area, vengono formate secondo l'ordine decrescente del punteggio assegnato; le agevolazioni sono concesse fino all'esaurimento dei fondi attribuiti a ciascuna regione o area.

Sono state individuate dal Ministero dell'Industria 27 Banche concessionarie, cui dovranno essere indirizzate le domande, che avranno il compito di istruire le stesse per l'ottenimento delle agevolazioni; per completezza di informazione vengono tutte qui di seguito riportate.

Banca Carige - Cassa di Risparmio di Genova e Imperia - Genova Banca CIS S.p.A. - Cagliari
Banca Mediocredito S.p.A. - Torino Banca Nazionale del Lavoro S.p.A. - Roma
Banco di Napoli S.p.A. - Napoli Banco di Sardegna S.p.A. - Cagliari
Cassa di Risparmio in Bologna S.p.A. - Bologna Centrobanca - Banca Centrale di Credito Popolare S.p.A. - Milano
Efibanca S.p.A. - Roma Europrogetti e Finanza S.p.A. - Roma
Interbanca - Banca per Finanziamenti a Medio e Lungo Termine S.p.A. - Milano IRFIS - Mediocredito della Sicilia S.p.A. - Palermo
Istituto Bancario San Paolo di Torino S.p.A. - Torino Istituto Mobiliare Italiano S.p.A. - Roma
ISVEIMER S.p.A. - Napoli Mediocredito Abruzzese e Molisano S.p.A. - Teramo
Mediocredito del Friuli-Venezia Giulia S.p.A. - Udine Mediocredito dell'Umbria S.p.A. - Perugia
MEDIOSUD S.p.A. - Bari Mediocredito di Roma S.p.A. - Roma
Mediocredito Fondiario Centroitalia S.p.A. - Ancona Mediocredito Lombardo S.p.A. - Milano
Mediocredito Toscano S.p.A. - Firenze Mediocredito Trentino-Alto Adige S.p.A. - Trento
Mediovenezie Banca S.p.A. - Venezia Prominvestment S.p.A. - Roma
Banco di Sicilia S.p.A. - Palermo
Beneficiari PMI e GI di produzione e di servizi
Tipo di agevolazioni
  • Contributi in conto capitale
Spese ammissibili
  • Costruzione, ampliamento, ammodernamento, riattivazione di nuovo impianto produttivo
  • Acquisto macchinari, impianti ed attrezzature
  • Acquisto di programmi informatici.
Ente Ministero dell'Industria attraverso banche concessionarie
Termine per la domanda 31 dicembre di ogni anno (prima applicazione 03/05/96)


4. La legge 341/95

Le agevolazioni previste dalla legge 8 agosto 1995 n.341, recante norme per la realizzazione dei nuovi interventi nelle aree depresse, costituiscono una delle più interessanti novità nel quadro delle agevolazioni statali rivolte alle imprese, ivi comprese quelle grandi. L'incentivo previsto consiste in "bonus fiscali" fino a 20 miliardi di lire per investimenti in ciascuna unità locale da realizzare nell'arco di 18 mesi dalla data di prenotazione delle risorse, ottenibili sulla base di autocertificazioni operate dall'imprenditore; i bonus fiscali possono essere utilizzati in qualsiasi momento di versamento di imposta, senza quindi dover attendere la dichiarazione dei redditi.

Tale "bonus" può essere utilizzato parzialmente o totalmente per il pagamento, presso il concessionario della riscossione, delle imposte che affluiscono sul conto fiscale delle imprese beneficiarie (Irpef o Irpeg, Ilor, Iva, ritenute).

I soggetti beneficiari sono quelli operanti nel settore delle attività estrattive e manifatturiere (e non anche quelli operanti nel settore dei servizi) ubicate nelle aree degli Obiettivi 1, 2 e 5b. I limiti dimensionali delle imprese ed i limiti territoriali per la determinazione della percentuale di aiuto sono gli stessi indicati nella legge 488/92.

Territori

Soggetti beneficiari

Max agevolazione consentita

Province di: Benevento, Potenza, Catanzaro, Cosenza, Crotone, Reggio Calabria, Vibo Valentia, Agrigento, Caltanissetta, Enna, Messina, Trapani, Nuoro, Oristano.

PMI

GI

39%

30%

Province di: Avellino, Caserta, Napoli, Salerno, Matera, Bari, Brindisi, Foggia, Lecce, Taranto, Catania, Palermo, Ragusa, Siracusa, Cagliari, Sassari.

PMI

GI

33%

24%

Gli investimenti ammissibili devono consistere nell'acquisto di attrezzature, impianti e macchinari, nuovi di fabbrica, da utilizzare nel ciclo di lavorazione; sono esclusi dalle agevolazioni gli investimenti che abbiano ad oggetto la sostituzione di macchinari e/o impianti già inseriti nell'attività produttiva con altri aventi gli stessi identici requisiti e prestazioni; sono esclusi altresì gli investimenti che abbiano ad oggetto opere murarie.

A differenza di altre forme di agevolazione, i beni oggetto dell'investimento devono essere stati consegnati e pagati prima di poter utilizzare il "bonus fiscale".

In sintesi, gli adempimenti per poter accedere alle agevolazioni sono i seguenti:

  1. l'impresa firma gli ordini e/o stipula i contratti;
  2. l'impresa presenta la domanda al Ministero dell'Industria;
  3. il Ministero effettua la prenotazione delle risorse e ne dà comunicazione alle richiedenti;
  4. l'impresa effettua gli investimenti (entro 18 mesi dalla domanda);
  5. l'impresa dichiara di avere effettuato gli investimenti e chiede al Ministero la liquidazione dell'agevolazione (entro venti mesi dalla domanda);
  6. il Ministero liquida l'agevolazione e ne dà comunicazione alla richiedente;
  7. l'impresa inizia ad utilizzare il credito d'imposta.
Beneficiari PMI e GI di produzione
Tipo di agevolazioni
  • Bonus fiscale
Spese ammissibili
  • Acquisto macchinari, attrezzature ed impianti.
Ente Ministero dell'Industria
Termine per la domanda domanda aperta

N.B. l'accesso alle agevolazioni in forma automatica esclude ogni possibilità di richiedere e ottenere, a qualsiasi titolo, altre agevolazioni per i medesimi investimenti.

Operazioni di consolidamento:

L'articolo n.3 della legge 341/95 prevede, inoltre, il rifinanziamento della legge 27 ottobre 1994 n..598 recante norme per la concessione di contributi in conto interessi su operazioni di consolidamento di passività a breve.

Con la pubblicazione del regolamento del "Fondo di Garanzia" per le piccole e medie imprese del Mezzogiorno previsto dalla legge 341/95, e con l'aggiudicazione della gestione del "Fondo" da parte dell'Istituto San Paolo di Torino, è oggi possibile chiedere il consolidamento delle passività a breve esistenti alla data del 30 settembre 1994 e alla data del 30 novembre 1995.

Gli incentivi al consolidamento prendono forma sia attraverso la concessione di una garanzia di natura integrativa sia attraverso un contributo parallelo in conto interessi. In altre parole si vuole operare sugli squilibri finanziari dell'impresa attraverso una stabilizzazione delle fonti e un abbattimento degli oneri finanziari.

L'entità del contributo in conto interessi è tale da abbattere il tasso a carico delle PMI di una percentuale pari al 40% del tasso di riferimento vigente; l'abbattimento del tasso non potrà comunque essere superiore a 4,5%. L'intervento è possibile solo se, a consolidamento avvenuto, l'indice di struttura risulta non inferiore a 0,6. Le PMI per le quali tale indice risulterà inferiore alla soglia minima ammissibile potranno ugualmente usufruire delle agevolazioni, condizionando però l'intervento del Fondo a un congruo aumento di capitale.

L'importo che potrà essere consolidato sarà il minore tra tre valori:

  1. l'indebitamento a breve esistente alla data del 30 settembre 1994;
  2. l'indebitamento a breve esistente alla data del 30 novembre 1995;
  3. dieci volte il flusso finanziario generato dalla gestione.

Beneficiari dell'operazione di consolidamento sono le PMI del Mezzogiorno operanti nei settori industria, commercio, turismo, servizi, agricoltura e artigianato.

Il termine per la presentazione delle domande, da inviare tramite la propria Banca all'Istituto San Paolo di Torino, è il 31 dicembre 1999.

N.B. per i settori commercio, turismo e servizi, i limiti soggettivi di fatturato e di attivo patrimoniale sono ridotti, rispetto a quelli previsti per i settori produttivi, rispettivamente a 7,5 milioni di ecu e 3,75 milioni di ecu.



5. La Legge "Sabatini".

La legge 28 novembre 1965 n. 1329 (cd legge Sabatini), fu emanata per incentivare la vendita di macchinari e impianti da parte delle imprese produttrici e/o venditrici e per favorirne l'acquisto da parte delle imprese acquirenti, offrendo la possibilità di scontare cambiali rilasciate in virtù di un contratto di compravendita che avviene con riserva di proprietà per il venditore.

Mediante l'erogazione di un contributo in conto interessi, infatti, la legge Sabatini permette contestualmente all'acquirente di ottenere un rilevante beneficio economico al fine di favorire il potenziamento e il riammodernamento dei mezzi produttivi e al venditore di realizzare una vendita dei propri prodotti a pronta cassa.

L'operazione di sconto degli effetti relativi alla compravendita avviene presso gli istituti di credito speciale, a condizioni di tasso particolarmente favorevoli ove ricorrano i requisiti previsti dall'organo agevolante Mediocredito centrale.

L'operazione potrà essere ammessa integralmente all'agevolazione da parte del Mediocredito, purché‚ il tasso praticato dal venditore all'acquirente non superi quello di riferimento (di sconto) in vigore al momento della stipulazione del contratto di compravendita ovvero al momento dell'emissione delle cambiali.

L'agevolazione si realizza con l'erogazione di un contributo a titolo di interessi il cui importo è pari alla differenza tra il netto ricavo dell'operazione, calcolato al tasso agevolato, e netto ricavo calcolato al tasso di riferimento, con decorrenza dalla data di ammissione al beneficio da parte del Mediocredito centrale.

La decorrenza dell'intervento del Mediocredito va calcolata a partire:

a) dalla data di ricezione da parte del Mediocredito della domanda (completa di tutta la necessaria documentazione) per le operazioni che risultassero già erogate al momento dell'accoglimento stesso;

b) dalla data di erogazione per le operazioni accolte prima dell'erogazione e fino allo scadere dell'ultimo effetto ammesso all'intervento del Mediocredito.

La procedura, in sintesi, si svolge generalmente nel seguente modo:

  1. il venditore invia fattura per l'importo del macchinario maggiorato degli interessi (calcolati al tasso di riferimento) da pagare con rate costanti: l'IVA viene pagata a vista fattura;
  2. il venditore invia altra fattura per oneri accessori (costo effetti, spese notarili e cancelleria, assicurazione sigillatura, commissioni effetti, spese istruttorie e altre spese varie) da pagare a vista fattura;
  3. approvata l'operazione, l'istituto di credito riconosce il contributo sia sulle rate eventualmente pagate sia su quelle da pagare e procede all'accredito;
  4. il venditore, dopo aver addebitato al cliente gli interessi per l'intera durata della dilazione, riceve a sua volta il relativo addebito per gli effetti presentati.
Beneficiari PMI ed imprese artigiane
Tipo di agevolazioni
  • Contributo in conto interessi
Spese ammissibili
  • Acquisto o locazione finanziaria di macchine utensili o di produzione nuove di fabbrica
Ente Mediocredito centrale
Termine per la domanda domanda aperta

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