PORTICI


La Reggia


Anticamente qui si veniva solo in carrozza, ma dal 1837 vi si giunse in treno, con la ferrovia Napoli - Portici, che fu la prima in Italia. Attualmente Portici si presenta alterata da un caotico sviluppo edilizio; ma, privilegiati ora dall'altezza, possiamo avere un'idea di ciò che questo luogo doveva essere ai tempi dei Borboni, quando Carlo III lo scelse come sua residenza estiva. Sotto di noi, infatti, come una pausa in mezzo alle asfittiche costruzioni moderne, ecco circondata da un grande parco che declina verso il mare, la forma a ferro di cavallo della Reggia.
Edificata in quel punto soprattutto perché era in prossimità di Ercolano - che proprio in quegli anni stava venendo alla luce - ma anche perché il sovrano intendeva destinare il bosco a riserva di caccia, la Reggia fu progettata dalla stesso architetto che aveva disegnato quella di Capodimonte, Antonio Medrano, ma vi lavorarono anche gli architetti Fuga e Vanvitelli. L'edificio si presenta diviso dalla "strada regia" che lo attraversava, in due corpi di fabbrica: il palazzo inferiore, che si apre verso il mare con una monumentale facciata e con i due bracci a terrazza dell'emiciclo, e il palazzo superiore che guarda verso il Vesuvio. La Reggia meriterebbe una visione particolareggiata dell'interno, in quanto è così raffinato e grandioso tutto il complesso, con i suoi porticati, gli scenografi scaloni con pareti e soffitti affrescati, con i suoi stucchi, le sue pitture, le statue e i lavori in marmo, che solo con contatto diretto si può capire quale fosse il grado di civiltà raggiunto da Napoli nell'epoca in cui era una capitale europea.
Ma Portici non è solo la sua Reggia; quasi tutte le 121 ville allineate lungo il litorale sono degli autentici capolavori, come la Favorita e la vanvitelliana Villa Campolieto, che attualmente, restaurata, ospita la più grande collezione d'arte contemporanea esistente in Italia.
Nel 1872, a causa dello stato di abbandono in cui la Reggia versava, e per evitarne l'eventuale e irrimediabile smembramento, l'amministrazione provinciale l'acquisto.
Attualmente, insieme al parco circostante, essa ospita la Facoltà di Agraria dell'Università di Napoli.