POMPEI


Gli scavi



Ci siamo ancora concordemente convinti che la pietra fu ab antico impiantata nel lastricato nel sito medesimo, ove ora si vede collocata. Infatti è essa distaccata circa un palmo dal muro, ed alquanto inclinata, affinchè potesse meglio esser letta da coloro che passavano per quella strada. Si tratta adunque chiaramente di un termine dell'osca città di Pompei, fortunatamente conservato nel luogo, ove fu originariamente situato. Noi concludiamo che la scoperta di questo importante monumento dà moltissima luce alla lingua osca, ed alla topografia di Pompei: e non potrà giammai tralasciarsene lo studio in tutte le ricerche, che saranno istituite sulla più remota epoca di questa classica città, la quale di giorno in giorno ci presenta sempre nuove meraviglie, e nuovi argomenti di archeologiche investigazioni.



L'eruzione del Vesuvio del 79 d.C. sommerse sotto una fitta pioggia di lapilli e di ceneri questo fiorente centro di affari che contava quasi 20 mila abitanti. Nel '600 furono scoperti per caso alcuni ruderi; nel 1754 si inizio', contemporaneamente ad Ercolano, l'esplorazione sistematica della citta' sepolta. Ma solo negli ultimi due secoli gli scavi sono stati condotti secondo criteri razionali e scientifici ed hanno portato alla luce gran parte dell'antico abitato. I reperti, conservati nel Museo Nazionale di Napoli e nell'Antiquarium di Pompei, testimoniano con estrema ricchezza e precisione tutti gli aspetti della civilta' romana, colti in un momento particolare della sua evoluzione. L'importanza degli edifici pubblici (Foro, Templi, Terme, Teatri, Anfiteatri, ecc.) la varieta' di tipi di case e botteghe, la peculiarita' delle pitture murali, dei mosaici e delle statue costituiscono un "unicum" che ha affascinato visitatori di ogni tempo. Della cittadina moderna riveste interesse il Santuario della Madonna del Rosario, un edificio di culto in stile neoclassico, meta di continui pellegrinaggi.